lunedì 1 novembre 2010

Spettacolarizzazione del dolore altrui

Forse questo post è stato scritto con un po' di ritardo, il concetto di notiziabilità, informazione in tempo diretto potrebbero venire in contro alla mia opinione, però la mia mente testarda è convinta che ciò che reclamerò non sarà in vano, e non sarà l'ultima volta che farò sentire la mia voce (parole) su questo argomento.

Il mese scorso s'è scoperto che una bambina di 15 anni, è stata uccisa, il suo nome era Sarah. Le indagine sono ancora in corso, però le prime teorie sulla sua morte, che era stato proprio un suo familiare a commettere questo reato. Suo zio aveva confessato, ma dopo è venuto fuori che anche sua figlia (cugina di Sarah) era coinvolta nell'avvenimento accaduto.

Ma non vorrei girare molto intorno a questo fatto, so ch'è importante rendersi conto delle tragedie, perché può capitare a chiunque. Ma quando altre persone esterne alla tua vita s'intromettono dentro di casa tua, e irrompono nella tua privacy senza il tuo consenso. Ed proprio questo ch'è successo.

I mezzi di comunicazione devono rendersi conto che nella ricerca di audience esistono dei limiti. Considero ripugnante il fatto che molti canali televisivi abbiano spettacolarizzato un'accaduto molto delicato, e che abbiano dato un peso enorme a questo avvenimento. Come si permettono di divulgare il dolore di una famiglia che piange per la scomparsa di uno dei suoi membri, come possono convertire la morte di una persona in notizia. Queste sono aspetti di cui c'è già una istituzione che s'occupa, i medium non hanno niente a che fare.

Il concetto d'informare forse è cambiato, o forse è tutto una copertura per nascondere successi più importante, come la crisi del governo Berlusconi. Poche settimane fa si parlava di possibili votazioni, oggi non se ne parala più.

Sono del tutto contrario che si commercializzi con il dolore umano, che si finga di dare notizie dove non esiste d'avvero, che la capacità di manipolare l'informazione sia trasgredita... Sono stufo di sentire parlare di cose che non interessano proprio alla società. La morte di una persona non è uno scherzo, e quando qualcuno dei nostri capiterà, vorremo essere lasciati soli, tranquilli, per affrontare il nostro dolore in pace, senza l'obbligo di dare conti a nessuno.

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